Come si può partecipare ad un’asta giudiziaria per comprare un immobile? Vediamo la procedura da seguire e quale prezzo offrire.
Il mondo delle aste giudiziarie offre la possibilità a chi le segue con attenzione di comprare casa a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli attuali di mercato.
Può essere l’occasione per acquistare con un bel risparmio l’abitazione dove vivere oppure può rappresentare un settore in cui fare affari se si compra per poi rivendere, magari a seguito di una ristrutturazione dell’immobile.
Il prezzo delle case all’asta è inferiore a quelli proposti dal mercato immobiliare perché se alla prima asta non partecipano offerenti, cosa che accade regolarmente, il prezzo si abbassa automaticamente del 25%. Ma come si può prendere parte ad un’asta giudiziaria e come funziona la compravendita? Lo vediamo nel prosieguo dell’articolo.
L’asta giudiziaria è lo strumento attraverso il quale si procede alla vendita forzata di un bene. Finiscono all’asta immobili pignorati, confiscati o acquisiti per fallimento. E’ possibile che le case siano ancora abitate e i soggetti possono continuare a vivere nell’immobile fino a quando lo stesso viene aggiudicato. Tuttavia è sempre meglio orientarsi su case disabitate perché lo sgombero spontaneo dell’alloggio potrebbe non esserci e la procedura in caso di difficoltà a lasciare la casa si complica.
Oggi le aste non avvengono più soltanto nei tribunali ma vi si può partecipare anche in via telematica. In particolare questo canale viene utilizzato molto spesso dai notai per vendere beni di imprese e di privati e per la dismissione del patrimonio degli enti pubblici. Il sistema Ran, Rete aste notarili, è stato creato dal Consiglio nazionale del Notariato e vi si trovano tutti i bandi attivi. Gli stessi si possono reperire anche sul sito www.notariato.it/ran
Gli interessati all’acquisto di un bene all’asta possono procedere direttamente dal proprio pc o dallo smartphone andando sul sito www.astegiudiziarie.it ; inserendo la località e la fascia di prezzo si potranno visualizzare le soluzioni più vicine alle proprie esigenze. Un altro sito al quale si può accedere gratuitamente e fare la propria offerta è www.pvp.giustizia.it .
Online si trovano le informazioni utili dell’immobile come data dell’asta, prezzo base, modalità di partecipazione, offerta minima e copia dell’ordinanza del giudice. Tutte queste specifiche costituiscono l’avviso di vendita che si completa anche con le fotografie della casa e la perizia di stima. Quest’ultima fornisce un’idea più ampia dello stato dell’immobile perché contiene l’identificazione catastale, la planimetria ed eventuali abusi edilizi se presenti.
Per prendere parte ad un’asta giudiziaria si possono utilizzare tre diversi modi: asta sincrona, asta sincrona mista e asta asincrona. La prima consente la partecipazione attraverso la Pec quindi in via telematica ed anche eventuali rilanci del prezzo avvengono soltanto tramite internet. L’asta sincrona mista permette sia di fare offerte tramite Pec sia depositandole in busta chiusa in cancelleria. L’asta di questa tipologia si svolge sia nel luogo della vendita sia online. Infine c’è l’asta asincrona in cui è disponibile un preciso spazio temporale in cui effettuare rilanci che si possono fare soltanto per via telematica.
Le aste possono essere con o senza incanto. Nelle aste con incanto l’offerente presenta in busta chiusa la domanda di partecipazione e poi sarà il giudice nella giornata prestabilita ad aprire ed esaminare le offerte pervenute, verificando anche che sia presente la regolare cauzione che, ricordiamo, non può essere inferiore al 10% della base d’asta. C’è da sapere che anche passati i 10 giorni dall’aggiudicazione è possibile che sopraggiungano nuove offerte ma soltanto in determinati casi:
Il giudice rende definitiva l’aggiudicazione quando termina la gara sull’aumento di 1/5 rispetto alla prima asta e quando non sono state presentate altre offerte al rialzo alla fine della prima asta.
Si può partecipare ad un’asta senza incanto sia in modalità telematica che con offerta cartacea. Essa consiste nel proporre un prezzo d’acquisto per il bene che non può mai essere inferiore a quello proposto dal giudice. Si può invece offrire una cifra maggiore, comportamento che incide sull’aggiudicazione dell’immobile visto che l’asta preferisce sempre aggiudicare il bene ad un prezzo più elevato.
Una volta fatta l’offerta non è più possibile ritirarla ed è vincolante. Se poi non c’è la gara perché mancano gli offerenti l’aggiudicazione avviene e l’immobile è di chi ha presentato l’offerta. Insieme alla domanda devono essere versati un anticipo per le spese e la cauzione, tramite assegni circolari non trasferibili, oltre a una marca da bollo da 14,62 euro. Naturalmente le offerte che pervengono in busta chiusa non devono riportare nomi e bisogna sempre rispettare il termine per la presentazione della domanda indicato nell’avviso di vendita.
Anche per l’acquisto di una casa all’asta giudiziaria è possibile ricorrere ad un finanziamento da parte di una banca. Il mutuo in questo caso prende il nome di mutuo di scopo: significa che si può utilizzare esclusivamente per acquistare quello specifico immobile. Per non veder decadere l’aggiudicazione occorre stabilire l’erogazione della somma prestata con l’istituto di credito prima che scada il termine indicato dal giudice per versare il saldo del prezzo.
Un altro quesito che spesso ci si pone è quello relativo al bonus prima casa, cioè se si può utilizzarlo anche per l’acquisto di un immobile all’asta giudiziaria. La risposta è positiva visto che sono concessi incentivi fiscali anche per comprare casa all’asta. Occorrono però alcuni presupposti:
L’acquirente porti entro 18 mesi dal momento del trasferimento giudiziale la residenza nel comune dove è situata la casa
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