Nel mese di dicembre i lavoratori avranno aumenti in busta paga. L’INPS ha chiarito i dettagli dell’esonero contributivo e i beneficiari.
I lavoratori dipendenti possono contare, grazie alla Legge di Bilancio 2022, su un esonero di una quota dei contributi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
Si chiama taglio del cuneo fiscale l’intervento deciso del vecchio Governo per sostenere i lavoratori contro l’inflazione. La misura va di pari passo con la rivalutazione anticipata delle pensioni e come questa ha effetti non proprio significativi. Gli aumenti in busta paga, infatti, non sono eclatanti e non arrivano neanche lontanamente ad eguagliare l’importo del Bonus una tantum 200 euro né quello da 150 euro. In sostanza, l’esonero contributivo prevede un taglio del 2% dei contributi previdenziali. La percentuale si raggiunge sommando l’iniziale 0,8% ad un successivo 1,2% introdotto dopo aver constatato la crescente impennata dell’inflazione e le conseguenze sui lavoratori. Condizione necessaria per approfittare del vantaggio avere una retribuzione mensile inferiore a 2.962 euro, 35 mila euro all’anno tenendo conto di tredici mensilità.
Con il Decreto Aiuti Bis l’iniziale taglio dello 0,8% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore è stato aumentato dell’1,2%. L’INPS ha chiarito i dettagli nel messaggio115/2022 specificando anche le modalità relative alla compilazione dei flussi Uniemens di competenza dei datori di lavoro. L’esonero è previsto per tutto l’anno 2022 e comprende anche la tredicesima erogata nel mese di dicembre. La misura è, dunque, retroattiva valendo anche per i mesi da gennaio a giugno quando l’incremento di 1,2 punti percentuali non era ancora stato deciso.
L’erogazione, però, dovrà essere avvenuta dal mese di luglio 2022, specifica l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per vedere gli aumenti in busta paga.
Nel messaggio l’INPS fornisce le istruzioni utili ai datori di lavori per la corretta fruizione dell’esonero contributivo. Specifica, ad esempio, come devono agire i datori che da luglio a settembre hanno erogato ratei di tredicesima con riferimento al periodo compreso tra gennaio e settembre 2022. I datori di lavoro dovranno effettuare l’esposizione del valore residuale negli ultimi tre mesi dell’anno, ottobre, novembre e dicembre.
Il codice da utilizzare è L097, presente in “Codice Causale” di “InfoAggCausaliContrib”, per segnalare “Integrazione 1,2% esonero quota di contributi previdenziali IVS prevista dalla Legge di Bilancio 2022”. Se, invece, i datori di lavoro non hanno erogato ratei di tredicesima, allora potranno fruire direttamente del taglio del 2% utilizzando come codice L095. In ogni caso la busta paga dei lavoratori sarà più ricca con tredicesima ed esonero anche sulla mensilità aggiuntiva.
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