Una notizia di certo non gradita ai cittadini. In un momento storico tanto complesso arriva in qualche modo l’ennesima batosta.
I tempi in cui viviamo, al di la della crisi in atto, che pure, certo meriterebbe un forte approfondimento rispetto alle cadute sul quotidiano, sono caratterizzati da specifici fattori. I cittadini, spesso, restano coinvolti in situazioni assolutamente sgradevoli e altrettanto spesso generate da situazioni di profonda indigenza. Tutto è veloce, tutto è estremamente travolgente, si spende a più non posso, per esigenza o meno e ci si ritrova, poi, con i conti da pagare, a fronte di saldi bancari o postali assolutamente in rosso.
Le dinamiche che accompagno il quotidiano del cittadino, in molti casi, dunque, vanno a scontrarsi con alcune problematiche riguardanti particolarmente aspetti puramente di natura finanziari. Quante volte si resta indietro con i pagamenti, cosi come anticipato, quante volte si rischia di non poter pagare, ad esempio il mutuo di case. Multe non pagate entro i termini e quant’altro. Le situazioni potrebbero essere davvero tante. In ogni caso, per ognuna delle situazioni elencate la risposta del cittadino può essere chiaramente diversa.
Il rischio che ogni cittadino corre nel momento in cui si materializza lo spettro della problematica di natura finanziaria è chiaramente quella del pignoramento. Situazioni, dinamiche che di certo nessuno al mondo vorrebbe vivere. Situazioni che però fanno parte in qualche modo del gioco. Non pagare ciò che si dovrebbe pagare comporta determinati rischi e tra questi, alla fine troviamo proprio il pignoramento. Milioni di cittadini, in molti casi, immaginano soluzioni alternative per sfuggire alla terribile eventualità, ma non sempre alcune riflessioni possono rivelarsi in qualche modo vantaggiose.
Il tentativo numero uno, quello che certo riguarda la maggior parte di coloro i quali contraggono debiti che non possono rispettare o che restano indietro con i pagamenti dovuti e quant’altro è quello d’immaginare una condizione in cui il pignoramento non abbia di fatto alcun effetto. Si prova in qualche modo a non risultare proprietari d’immobili, titolari di conti correnti e quant’altro. Spesso però ci si dimentica di determinati prodotti finanziari, come ad esempio le carte prepagate. Su tutte spicca forse la più nota di tutte, la celebre ormai Postepay.
L’Agenzia delle entrate, quando si prospetta la possibilità, in ultima analisi, di un pignoramento, arriva chiaramente a toccare i beni mobili e immobili del debitore. Il dubbio di molti cittadini, cosi come anticipato, riguarda per l’appunto la posizione di chi possiede come unico prodotto finanziario, attivo, una carta prepagata Postepay. Oggi, poi, bisogna considerare tra le altre cose che la carta Postepay non risulta essere soltanto un prodotto prepagato. L’evoluzione della Postepay evolution, presenta infatti la possibilità contare su un Iban per l’accredito di stipendio o pensione.
Gli italiani insomma si chiedono se il Fisco può arrivare fino alla Postepay. La risposta di certo non piacerà a chi vive particolari situazioni. Gli esperti in questo caso provano a essere quanto mai chiari e precisi. Il tutto dipende, è possibile riscontrare spesso anche sul web, dall’entità del debito. Di fronte, ad esempio a poche rate da saldare non si rischia certo il pignoramento. In altre situazioni invece la possibilità diventa più che mai concreta. I dubbi finisco per diventare in qualche modo una dura verità.
Postepay pignorabile? Il rischio c’è ma dipende da numerosi fattori
Al di la quindi dell’entità del debito da rispettare, possiamo dire che si, la Postepay è a tutti gli effetti pignorabile. Chiaramente prima di arrivare all’azione esecutiva ci sono da considerare numerosi passaggi tra i quali una serie di notifiche preventive. Oggi, la presenza dell’anagrafe tributaria, consente al Fisco di avere le idee più che mai chiare in merito alle posizioni finanziarie dei contribuenti stessi. Anche se non collegata a un vero e proprio conto corrente la Postepay può rappresentare uno strumento dal quale attingere per i creditori.
Il rischio insomma è più che mai concreto, nessuno è al sicuro si potrebbe dire. Alcune concezioni, alcune posizioni spesso si riducono a vere e proprie leggende metropolitane. Restano le difficoltà, i problemi di natura economica, resta il disagio, in un momento storico molto particolare, che si spera, possa passare il prima possibile.