Negli ultimi tempi la dinamica truffaldina sembra aver ormai preso il largo. I tentativi e le nuove trovate di fatto non si contano.
Una truffa più che mai aggressiva che da un po di giorni sta circolando indisturbata sul web. Il tutto nasce dai social, più precisamente da Facbook. Un annuncio che subito rimanda a un articolo di LinkedIn e di conseguenza a un sito web di quelli che si farebbe meglio a non considerare mai. Si entra quindi nel mercato delle cripto valute. Considerazioni, riflessioni, discorsi che alla fine portano a consigli su particolari tipi d’ investimenti. Tutta roba già sentita insomma, tutta roba molto ma molto rischiosa.
Al centro di tutto una serie di notizia di dubbia provenienza e di conseguenza di assolutamente non vere poi una particolare caratteristica. L’utilizzo dei volti di tre personaggi politici molto importanti del panorama europeo: la Presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, l’ex Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi e l’attuale Presidente, Giorgia Meloni. Nomi di alto spicco insomma per una truffa che si annuncia dalle intenzioni abbastanza serie e fortemente pericolose.
La struttura stessa della truffa dovrebbe già in partenza far sorgere dei seri dubbi in chi legge. Sostanzialmente ognuno attraverso mirate immagini e tentativi di subdola comunicazione, ognuno di tre personaggi, si intende, sponsorizzerebbero l’acquisto di una particolare cripto valuta Banca centrale europea, chiamata EuroCoin. La moneta in questione, è in realtà realmente una di quelle definite “cripto” ma non ha nulla a che fare con la Bce. Il tutto continua, poi, con una carrellata di grottesche bugie.
In sintesi ci sarebbero i tre personaggi politici, con tanto di slogan e finte dichiarazioni che spingerebbero gli utenti a investire in quello specifico prodotto. Al centro di tutto la “Financial Advisor” Lindsey Hoolihan. La donna ha all’attivo soltanto tre articoli su LinkedIn, il primo datato 8 novembre, il che farebbe pensare a una truffa praticamente di recente concezione. Il secondo articolo in questione, il primo è stato, di fatto appena citato, riguarderebbe in pratica il popolo spagnolo. Come testimonial, per cosi dire, infatti, c’è il capo del Governo Pedro Sánchez, e ancora una volta la Lagarde. Inoltre, vi troviamo il ministro delle Finanze iberico María Jesús Montero. Stessi slogan, stessi inviti, stesso fine truffaldino.
Il terzo articolo invece è rivolto ai tedeschi, al popolo tedesco insomma. In questo caso si sponsorizza la cripto valuta inesistente di Meta, e come immagini troviamo Mark Zuckerberg e il miliardario austriaco Dietrich Mateschitz, fondatore della Red Bull. Anche in questo caso stesse identiche frasi, stessi slogan e stessi inviti. Il tutto insomma mantiene una certa continuità. Tre diversi articoli per provare a incastrare cittadini di tre diversi paesi.
Attenzione alla truffa delle cripto valute: la questione sicurezza sui social
Quello che colpisce dell’intera vicenda, non è tanto la dinamica truffaldina, a quella infatti, gli utenti ci sono abituati e in molti non impiegheranno troppo tempo a comprendere la natura dell’intera operazione. Sorprende invece la facilità con la qual tali contenuti riescano a restare all’interno di certi contesti ritenuti social. Ne Facebook ne tanto meno LinkedIn in qualche modo hanno opposto resistenza alla stessa dinamica in questione. Qualcosa che fa molto riflettere, insomma, proprio in merito alla sicurezza.
Un articolo con ben 36 link che portano allo stesso sito web che non viene di fatto fermato dai vari filtri impostati dai due colossi social. La questione, insomma, fa seriamente riflettere. I rischi per gli utenti sono davvero tanti, il web ne è pieno, e sembra che nulla si faccia per evitare che tali rischi contagino concretamente gli utenti. Il contesto insomma non tutela abbastanza tutti quelli che ne fanno parte attivamente, questo, realisticamente parlando è un fatto molto grave.