Molte colture sono contaminate a causa dell’uso di prodotti chimici. È allarme pesticidi nei limoni, ma c’è un trucco per riconoscerli.
Il limone è uno di quei prodotti che non può mancare in casa. L’agrume numero uno per eccellenza ha numerose proprietà che possono essere utilizzate sia in cucina che in altri ambiti.
Quando si acquistano i limoni occorre fare attenzione alla marca, perché alcuni di essi contengono pesticidi. Ci stiamo riferendo a quelle sostanze chimiche utilizzate in campo agricolo con lo scopo di eliminare organismi e animali nocivi alla cultura.
Tuttavia, se da un lato i pesticidi salvaguardano le coltivazioni, una parte di questi agenti chimici viene assorbita dal prodotto che finisce sulle nostre tavole.
Per questo motivo, è importante operare una scelta oculata, per evitare di introdurre nella nostra alimentazione prodotti nocivi.
Ma esiste un modo per sapere quali sono gli agrumi e in particolar modo i limoni, che sono stati trattati tramite l’uso di pesticidi.
Oggi scopriremo come individuare facilmente i pesticidi nei limoni. Ma scopriremo anche quali sono gli effetti a lungo termine derivanti dall’assunzione di alimenti che contengono i suddetti agenti chimici.
I limoni sono particolarmente utilizzati in cucina per le loro proprietà antiossidanti e rinfrescanti. Le nonne ci insegnano che i limoni possono essere utilizzati anche per altri scopi, non di natura alimentare, come ad esempio per lucidare e disinfettare alcuni oggetti di casa.
In ogni caso, il limone è un agrume molto utilizzato in cucina sia per condire le insalate o pietanze a base di pesce, sia per aromatizzare bevande come ad esempio il the.
Proprio per la sua ampia diffusione nella cucina mediterranea, è possibile trovare limoni sempre, tutto l’anno.
Da diversi decenni a questa parte, si rispetta poco la stagionalità di frutta e verdura. Per questo motivo, è possibile trovare il limone in qualsiasi stagione dell’anno.
Basta andare dal fruttivendolo o al supermercato per accorgersi che questo piccolo agrume giallo non manca mai. Tuttavia, occorre fare attenzione ad un particolare, che permette di individuare la presenza di pesticidi nella coltura del limone che stiamo acquistando.
Quando sull’etichetta della confezione o sul cartellino esposto è indicata la dicitura “buccia non edibile” o “buccia non commestibile” quasi certamente siamo di fronte ad un frutto coltivato con l’utilizzo di pesticidi.
Di fatto, i suddetti agenti chimici vengono assorbiti dal frutto. Molti studi hanno dimostrato che la parte del frutto in cui è presente la più alta concentrazione di pesticidi è proprio la buccia.
Per questo motivo, quando un frutto è stato trattato con prodotti chimici e nocivi, il produttore è tenuto ad informare il consumatore riportando le suddette indicazioni.
In questo caso, neanche il lavaggio sicuro e approfondito del frutto riuscirebbe ad eliminare le tracce: è allarme pesticidi nei limoni.
L’utilizzo dei pesticidi nelle coltivazioni è disciplinato dalla normativa, sia a livello italiano europeo. Tuttavia, studi scientifici hanno individuato gli effetti negativi a lungo termine sulla salute umana, degli animali e sull’ambiente.
A quanto pare, è in atto una vera e propria diatriba tra l’utilizzo di pesticidi e la necessità di trovare una valida alternativa alle coltivazioni biologiche.
L’uso di queste sostanze chimiche altamente inquinanti, nonché nocive, è dettato dalla necessità degli agricoltori di salvaguardare il raccolto distruggendo tutti gli organismi che possono danneggiare la coltivazione. Insomma, la necessità di utilizzare i pesticidi è dettata da interessi di tipo economici.
Nel corso del tempo, l’utilizzo dei pesticidi ha portato benefici come ad esempio il miglioramento della qualità e della quantità delle produzioni agricole e zootecniche. In questo modo, è stato possibile sviluppare delle intere aree geografiche, dedicandole solo alle produzioni agroalimentari.
Tuttavia, con il tempo si è scoperto che l’utilizzo di questi agenti chimici ha effetti negativi sulla salute umana e non solo.
A subire in maggiore quantità l’impatto negativo dell’uso di pesticidi sono proprio gli agricoltori che li utilizzano. Fermo restando che il resto della popolazione subisce un’esposizione cronica, legata alla presenza di queste sostanze all’interno di cibo, acqua e altri prodotti.
Insomma, nessuno è al sicuro dai pasticcini!
Alcuni studi hanno individuato quali sono gli effetti dannosi dei pesticidi sulla salute umana, soprattutto in caso di esposizione prolungata.
A quanto pare le esposizioni a prodotti chimici altamente tossici produce effetti negativi su organi e tessuti, influenza sul sistema nervoso, il sistema endocrino e gli apparati riproduttivi. Senza trascurare i danni alla salute infantile legati proprio all’esposizione ai pesticidi.
Diversi studi hanno individuato la presenza di tracce di pesticidi addirittura del cordone ombelicale e nel latte materno. Inoltre, è stato dimostrato che una massiccia esposizione ai pesticidi aumenta le probabilità di tumori ematologici e danni neuropsichici.
Ma il dato più sconcertante riguarda le problematiche che interessano anche le generazioni future. A quanto pare le interferenze sui valori endocrini di un soggetto possono essere trasmesse anche alla progenie.
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