I Bancomat indipendenti non sono sottoposti ad alcun monitoraggio istituzionale né ad obblighi antiriciclaggio o a forme di chiarimenti alle Autorità. Sono comunque legali?
L’operatività dei Bancomat indipendenti è sotto attento esame degli analisti. Attualmente in Italia ce ne sono 80 ma il numero potrebbe crescere.
I Bancomat indipendenti sono sportelli automatici non gestiti dalle banche. Permettono di comprare criptovalute, di versare o prelevare denaro senza alcun vincolo e di effettuare operazioni senza dover fornire spiegazioni all’Amministrazione finanziaria. In Italia al momento ci sono 80 sportelli presenti principalmente nelle grandi città. A Milano in Piazza Venezia, a Roma a Campo de’ Fiori e poi a Bologna, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Brescia e altre 24 città sparse da nord a sud della penisola. Questi Bancomat non sottostanno alla normativa antiriciclaggio. Rappresentano un vero buco nero che attrae anche coloro che hanno intenzioni poco lecite. Gli sportelli, infatti, prestano servizi in modo non totalmente trasparente. La gestione da parte di società estere senza alcuna connessione con il circuito bancario permette di agire al limite della legalità. Non sono sottoposte, infatti, a monitoraggi o a chiarimenti con la Banca d’Italia.
Bancomat indipendenti, nessun obbligo sulle operazioni
L’assenza di controlli favorisce operazioni poco trasparenti. Aggiungiamo, poi, che molte delle società che gestiscono gli sportelli indipendenti sono registrate in Paesi offshore oppure in nazioni dell’Unione Europea con Financial intelligence Unit ossia Fiu con limitati poteri di monitoraggio e accertamenti rispetto all’Uif, Unità di Informazione finanziaria antiriciclaggio di Bankitalia.
La Uif ha il compito di tracciare i Bancomat indipendenti e per raggiungere lo scopo ha instaurato una collaborazione con l’Agenzia delle Dogane. I dati raccolti consentiranno di monitorare gli sportelli non sottoposti alle norme antiriciclaggio già presenti nel territorio italiano e quelli che verranno installati. Si prevede, infatti, che il numero crescerà notevolmente negli anni.
L’Italia si adeguerà agli altri Paesi europei?
Se 80 ci sembra un numero elevato basta dare uno sguardo ai numeri di un’altra nazione europea per capire che l’Italia è lontana dal raggiungimento di una capillarità degli sportelli indipendenti. In Spagna, infatti, ce ne sono 262. In altri Paesi, invece, il confronto lo vince la nostra nazione. In Irlanda sono 43, in Francia 7, nel Regno Unito 23 ma in Germania sono 96.
Indipendentemente dalla quantità dei Bancomat, ciò che più conta è l’operatività. Purtroppo gli sportelli possono essere utilizzati per riciclare denaro proveniente da evasioni fiscali, estorsioni, traffico di droga così come per lavare capitali illeciti. Tale attività illeciti sono state confermate da riscontri giudiziari. Ad esempio, le Autorità competenti hanno individuato una rete di prestanome connessa ad organizzazioni criminali che alimentavano riciclaggio di denaro proprio tramite questi sportelli indipendenti. E parliamo di denaro proveniente dal contrabbando, dallo sfruttamento della prostituzione, da frodi informatiche e traffico di armi o droga. Insomma, la presenza dei Bancomat è accettata tra la consapevolezza di ciò che possono nascondere.