Andare in pensione a 58 anni significa lasciare il lavoro con 9 anni di anticipo rispetto la pensione di vecchiaia che si raggiunge a 67 anni.
Scopriamo quali lavoratori possono uscire dal mondo del lavoro anticipatamente e dedicarsi, così, al meritato riposo.
La Legge di Bilancio è stata approvata dal Consiglio dei Ministri confermando Quota 103 come misura di pensionamento per l’anno 2023. Si tratta ancora una volta di uno scivolo ponte nell’attesa della definizione di forme strutturali. Il tempo è mancato al Governo Meloni ma l’esecutivo è riuscito comunque a trovare un compromesso per mettere un’altra volta in un angolo a prendere polvere la Legge Fornero– per la gioia dei lavoratori. I lavoratori, dunque, potranno lasciare il lavoro a 62 anni avendo maturato 41 anni di contributi. Un’opportunità interessante per coloro che hanno iniziato presto una continuativa carriera lavorativa ma che impone dei paletti per i lavoratori che non possono dire lo stesso. Rimangono, comunque, Opzione Donna e l’APE Sociale a favorire il pensionamento anticipato di alcune categorie ma riescono a permettere il raggiungimento del meritato riposo a 58 anni?
In pensione a 58 anni con Opzione Donna
Opzione Donna consente alle lavoratrici dipendenti di andare in pensione al compimento dei 58 anni. Le autonome, invece, dovranno attendere i 59 anni di età. Altra condizione è l’aver maturato almeno 35 anni di contributi. Per prendere questo scivolo occorrerà accettare, però, un taglio dell’assegno pensionistico. Tale rinuncia riguarda le lavoratrici che hanno iniziato a versare contributi prima del 1° gennaio 1996. Opzione Donna, infatti, prevede che si accetti il sistema di calcolo pensionistico puramente contributivo.
Un assegno meno ricco, dunque, a fronte della possibilità di lasciare il lavoro con 8/9 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia che, ricordiamo, richiede il compimento dei 67 anni con 20 anni di contribuzione minima. Non permette un’uscita così anticipata, invece, l’APE Sociale. Questa misura consente di andare in pensione a 63 anni con 30 o 36 anni di contributi versati. Possono accedervi unicamente i caregiver, gli invalidi al 74%, gli addetti alle mansioni gravose e i disoccupati senza indennità.
Quali altre categorie possono lasciare il lavoro a 58 anni?
Oltre ad Opzione Donna diverse indennità di accompagnamento alla pensione consentono di andare in pensione prima dei 67 anni di età, anche a 58 anni. Il riferimento è ai trattamenti di prepensionamento come l’assegno straordinario o l’isopensione che non richiedono la maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata ordinaria per lasciare il lavoro.
Nello specifico sono sette gli anni che la Legge consente di “tagliare” con il prepensionamento. Scendono a cinque, invece, in caso di contratto di espansione tra dipendente e azienda.