Importanti novità per quanto riguarda la cancellazione e rottamazione delle cartelle esattoriali. Ecco cosa sta succedendo e chi ne ha diritto.
Il nuovo governo è pronto a mettere in campo delle importanti novità per quanto concerne la cancellazione e rottamazione delle cartelle esattoriali. Ma quali contribuenti sono coinvolti e cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere non è di certo dei migliori. Il Covid prima e l’aumento generale dei prezzi poi, infatti, continuano ad avere un impatto negativo sulle nostre vite dal punto di vista sia sociale che economico. Riuscire a fronteggiare le varie spese risulta sempre più complicato, tanto che molte famiglie riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese.
Se tutto questo non bastasse sono molti gli automobilisti che rischiano una vera e propria stangata per non aver provveduto al pagamento del bollo auto. Sempre in tale ambito, inoltre, interesserà sapere che il nuovo governo è pronto a mettere in campo delle importanti novità per quanto concerne la cancellazione e rottamazione delle cartelle esattoriali. Ma quali contribuenti sono coinvolti e cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Come riportato sul sito del Mef, il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio per l’anno 2023. Quest’ultimo prevede una tregua fiscale, grazie alla quale il governo intende andare incontro alle esigenze delle persone alle prese con delle difficoltà economiche.
Entrando nei dettagli è prevista la “cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. Rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020“.
Dati gli importi poc’anzi citati, quindi, è facile intuire come ad essere annullati siano diverse voci che generalmente contribuiscono a rimpinguare le casse dei Comuni, come ad esempio l’Imu, ma anche multe stradali e la Tari. Una decisione che finisce, pertanto, per incidere sui bilanci degli Enti Locali che si ritrovano a dover fare i conti con delle minori entrate.
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