Ancora una volta la nuova frontiera del web presenta il conto. Il raggiro è sempre all’ordine del giorno. A farne le spese, i cittadini.
La moda del momento, per necessità o per semplice curiosità è di certo l’utilizzo del web per qualsiasi dinamiche che riguardi la vita reale. Acquisti, ricariche di ogni tipo e non solo. Ci troviamo, oggi, più che mai di fronte a una vera e propria bomba a orologeria. Tutto potrebbe esplodere da un momento all’altro. I rischi sono diventati realisticamente troppi. Il cittadino è sotto perenne attacco. Troppe le dinamiche che rappresentano al giorno d’oggi pericoli fin troppo invadenti.
Acquistare online è oggi una vera e propria moda. Spesso conveniente, sotto molti punti di vista, certo, ma a ogni modo estremamente rischiosa. Ci rendiamo sempre più conto di trovarci di fronte a situazioni spesso estremamente rischiose. Nella maggior parte dei casi, lo stesso cittadino, nonostante i tanti fatti raccontati dalle cronache non possiede la lucidità di gestire al meglio singole situazioni. Quello che è successo in questi giorni a Livorno rappresenta l’ennesima dimostrazione pratica dei rischi che corriamo ogni giorno.
I Carabinieri di Cecina, alla fine di una attenta serie di accertamenti collegati a intense indagini hanno di fatto bloccato il lavoro truffaldino di un attento malintenzionato del web, colpevole dell’adozione di un metodo di raggiro alquanto insolito. La persona in questione è un 32enne di origine colombiane con residenza a Udine. L’uomo ha infatti truffato un operaio di Cecina approfittando della messa in vendita da parte di quest ultimo di un motociclo. Il tutto attraverso una nota piattaforma di vendita online.
I due, dopo una intensa fase di trattatati ve avevano fissato il prezzo per la cessione del ciclomotore a 1900 euro. Il truffatore a quel punto ha convinto l’operaio circa la possibilità di pagare subito la cifra pattuita attraverso una semplice operazione da compiere attraverso uno sportello bancomat per evitare i tempi nettamente più lunghi di un bonifico. La vittima ha acconsentito e si è recato presso il più vicino sportello bancomat pronto a eseguire le indicazioni fornite dal malintenzionato.
Di fronte allo sportello bancomat, il truffato, al telefono con il suo truffatore ha eseguito per filo e per segno le indicazioni fornite. In realtà, la vittima pensando di stare per riscuotere la somma pattuita, ha provveduto a effettuare due ricariche alla prepagata del truffatore per la stessa identica somma. Ricevuta la notifica dell’operazione compiuta, l’operaio di Cecina si è reso conto di essere stato pesantemente truffato. A questo punto, l’uomo ha provveduto a sporgere regolare denuncia in merito ai fatti che lo hanno visto suo malgrado protagonista.
Non tutte le truffe però riescono alla perfezione per il malintenzionato di turno. Quello che è successo a una professionista di Castagneto Carducci, sempre nel livornese, dimostra quanto anticipato. La donna, infatti è stata contattata telefonicamente da presunti operatori del proprio istituto di credito. Ottenuta la fiducia della potenziale vittime, tali operatori sono riusciti a farsi consegnare, per cosi dire, i codici d’accesso all’home banking della donna. In questo specifico caso, però, i sistemi di sicurezza bancaria hanno fiutato l’anomalia ed hanno bloccato il conto corrente della professionista in questione.
L’operazione di sicurezza è riuscita a sventare, bloccandola, la partenza di quasi 5mila euro dal conto della correntista. Le indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Castagneto Carducci, partite in seguito alla denuncia sporta dalla donna hanno permesso d’identificare i presunti autori della truffa in questione, entrambi di origini napoletane. Il consiglio per tutti i cittadini, insomma, è quello di denunciare eventuali tentativi di truffa anche quando questi ultimi, di fatto, non vengono messi a segno. Un consiglio sempre utili a eventuali indagini da parte delle forze dell’ordine.
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