Promessa mantenuta dal Governo quella della mini rottamazione delle cartelle esattoriali introdotta nella manovra fiscale. Scopriamo cosa prevede.
E Pace fiscale sia, almeno per alcuni contribuenti debitori. Presto assisteremo alla cancellazione di milioni di cartelle.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio 2023 mettendo a conoscenza i cittadini degli interventi che il Governo ha intenzione di attuare. Una manovra fiscale coraggiosa, l’ha definita così Giorgia Meloni, per risollevare l’Italia e far sì che il Paese possa ricominciare a correre. Pensioni minime a 600 euro, addio graduale al Reddito di Cittadinanza, Carta Risparmio Spesa, aumento dell’importo dell’Assegno Unico, Quota 103 sono solo alcune delle misure che scatteranno da gennaio 2023 dopo che la bozza diventerà Legge. Tra gli interventi c’è una promessa della campagna elettorale che verrà mantenuta. La Pace fiscale che porterà un nuovo equilibrio nel rapporto tra Fisco e contribuenti, una misura che permetterà ai cittadini di eliminare una grande spesa e allo Stato di fare cassa.
Mini rottamazione delle cartelle esattoriali
Il Governo ha optato per una mini rottamazione di tutte le cartelle esattoriali di importo inferiore a mille euro. I cittadini con debiti al di sotto di questa cifra, dunque, non dovranno preoccuparsi di corrispondere quanto dovuto a condizione che l’iscrizione a debito sia avvenuta entro il 31 dicembre 2015. La cancellazione riguarda sia il capitale che le sanzioni e gli interessi accumulati negli anni. I debiti di riferimento riguardano il mancato pagamento di IMU, TARI, TASI, bollo auto, sanzioni amministrative (multe), conguagli IRPEF e Ici.
La scelta è stata dettata dal fatto che i costi di riscossione per lo Stato sono maggiori rispetto all’importo da recuperare. L’opzione permette di fare una grande pulizia delle cartelle passate, cartelle spesso non più riscuotibile (ad esempio per la morte dell’intestatario). La sosta debitoria, dunque, a lungo andare diventa troppo costosa, meglio eliminare il passato e ricominciare da un presente più recente.
Cosa accadrà alle cartelle di importo superiore a mille euro
Per quanto riguarda cartelle più onerose, le aspettative sono state deluse. Nessun saldo e stralcio all’orizzonte bensì la tassazione fissa del 5%. L’importo, dunque, non verrà ridotto ma le sanzioni e gli interessi sì. In più si potrà procedere con la rateizzazione degli importi sopra i mille euro con dilazione fino a 5 anni.
Dal testo si scopre, poi, che è prevista una mini sanzione del 3% per i debiti non versati dal 2019 al 2021. Parliamo degli anni del Covid che ha gravato pesantemente sull’economia delle famiglie e delle imprese.