Scandalo FTX: Sam Bankman Fried sta pagando la difesa legale con i soldi sottratti agli utenti

Mentre era ancora amministratore delegato della FTX, ora crollata, Bankman-Fried ha trasferito milioni di dollari al padre. Secondo due fonti vicine all’azienda, alcuni di questi fondi sono stati utilizzati per pagare le sue spese legali.

Sam Bankman-Fried, fondatore del;’exchange di criptovalute FTX, che lo scorso novembre ha dichiarato di avere solo 100.000 dollari sul suo conto corrente, si sta preparando per il processo che si terrà a ottobre, sostenuto da una serie di avvocati di prima scelta. Ma finora non era chiaro come l’ex miliardario potesse permettersi la sua costosa difesa.

Forbes ha appreso che Bankman-Fried ha pagato le spese legali grazie a un regalo multimilionario fatto al padre con denaro preso in prestito dalla compagnia sorella di FTX.

La donazione di Sam Bankman Fried da Alameda a suo padre

Nel 2021, mentre era amministratore delegato di FTX, Sam Bankman-Fried ha fatto un grosso regalo in denaro a suo padre, il professore di legge di Stanford Joseph Bankman. Questo stando a quanto dichiarato a Forbes due fonti con conoscenze operative di entrambe le società. Il regalo è stato finanziato con un prestito dalla società di trading della borsa, Alameda Research.

Bankman-Fried si è dichiarato non colpevole di 12 accuse di rilevanza penale. Tra queste figurano la frode telematica, riciclaggio di denaro e frode di titoli. Ma ora deve anche affrontare un’ulteriore accusa di corruzione. SBF è accusato di aver sottratto fondi ai clienti di FTX attraverso Alameda, a partire dalla fondazione dell’exchange nel 2019.

Una fonte vicina a Bankman-Fried ha dichiarato a Forbes che i costi della sua difesa si aggirano probabilmente intorno a una sola cifra. “Non ho rubato fondi e di certo non ho nascosto miliardi”, ha scritto all’inizio dell’anno su Substack. Altre due fonti che hanno familiarità con la famiglia hanno dichiarato a Forbes che Bankman una volta ha pregato il figlio di mettere da parte dei risparmi, ma Bankman-Fried avrebbe rifiutato.

Dopo aver ricevuto almeno 10 milioni di dollari da Alameda, Bankman-Fried ha inviato i fondi a Bankman utilizzando l’esenzione dall’imposta sulle successioni e sulle donazioni di cui godeva nel corso della sua vita, in pratica un regalo esentasse.

Da quanto emerge dalle prove attualmente disponibili, almeno 10 miliardi di dollari di depositi dei clienti sono stati segretamente dirottati verso Alameda dall’ex amministratore delegato. Questi fondi erano “destinati a essere utilizzati per il trading o custoditi su FTX” tra il 2019 e il 2022, secondo una denuncia contro Nishad Singh, l’ex responsabile tecnico della società, che il mese scorso si è dichiarato colpevole di frode e cospirazione. I debitori di FTX sostengono che Bankman-Fried ha ricevuto impropriamente 2,2 miliardi di dollari in prestiti della compagnia. E questo mese è emerso come manchino ancora 8,9 miliardi di dollari in depositi dei clienti.

Queste transazioni inchiodano Sam Bankman Fried?

La donazione e il prestito sono riportati qui per la prima volta e sono avvenuti nel 2021, quando Bankman-Fried ha organizzato la donazione di denaro al padre, secondo le due fonti a conoscenza delle operazioni aziendali. Dopo aver ricevuto almeno 10 milioni di dollari da Alameda, Bankman-Fried ha inviato i fondi al padre, Bankman. La cessione sarebbe avvenuta utilizzando la sua esenzione dall’imposta sulle successioni e sulle donazioni a vita. Essenzialmente una donazione esentasse. Le fonti hanno dichiarato a Forbes che ha contribuito con l’importo massimo che una persona può donare nel corso della sua vita. Importo che sarebbe stato di 11,7 milioni di dollari quell’anno.

Sam Bankman-Fried è attualmente rappresentato da Mark Cohen e Christian Everdell dello studio Cohen & Gresser. Entrambi ex procuratori federali che facevano parte del team di difesa che ha assistito l’associata di Jeffrey Epstein, Ghislaine Maxwell, condannata nel 2021 per traffico sessuale di minori. Una fonte che ha familiarità con la questione ha dichiarato a Forbes che l’avvocato David W. Mills, un caro amico di famiglia e collega di Bankman a Stanford, lo assiste pro bono. Cohen ed Everdell non hanno risposto a una richiesta di commento. Mills ha rifiutato di commentare.