Il chatbot Google Bard AI sta ricevendo un aggiornamento che gli consentirà di assistere meglio gli sviluppatori nelle operazioni di coding e nel debug. La creazione di codice è supportata da concorrenti come ChatGPT di OPenAI e Bing AI. Tuttavia, Google riferisce che è stata “una delle principali richieste” ricevute da quando ha aperto l’accesso a Bard circa un mese fa.
Oltre a generare codice, Bard potrà eseguire il debug del codice esistente. Oltre che assistere nella spiegazione di singole linee di codice e scrivere funzioni per Google Sheets, Bard può ora fare tutte queste cose.
In un post sul blog, Paige Bailey, product manager del gruppo Google Research, aggiunge che:
“L’azienda sta lanciando queste funzionalità in più di 20 linguaggi di programmazione. Tra questi figurano C++, Go, Java, Javascript, Python e Typescript”.
È possibile chiedere a Bard di spiegare esempi di codice o di spiegare il codice contenuto nei repository di GitHub, in modo analogo a come GitHub, di proprietà di Microsoft, sta costruendo un assistente simile a ChatGPT con Copilot. Bard è anche in grado di eseguire il debug del codice inviato dall’utente e del proprio codice, nel caso in cui abbia commesso degli errori o il risultato non corrisponda alle aspettative dell’utente.
Per quanto riguarda la possibilità di errori, Bailey riconosce che Bard “può talvolta fornire informazioni imprecise, fuorvianti o false pur presentandole con sicurezza”, un comportamento simile a quello di molti chatbot dotati di intelligenza artificiale. Secondo Bailey, “quando si tratta di codifica, Bard può fornire codice funzionante che non produce il risultato atteso, o fornire codice non ottimale o incompleto”. Prima di fidarsi di qualcosa, è necessario verificare sempre le risposte di Bard e testare e valutare accuratamente il codice per individuare eventuali difetti, anomalie e altre falle nella sicurezza. Bard citerà inoltre la fonte dei suoi suggerimenti di codice se li cita “a lungo”.
Google sta andando avanti con il suo chatbot Bard, nonostante le notizie che riportano che il personale ha spesso criticato il chatbot e lo ha definito “un bugiardo patologico”. Secondo quanto riportato, per competere con altre aziende come OpenAI e Microsoft, Google ha messo in secondo piano le questioni etiche. Alcuni tecnici esperti hanno scoperto che l’accuratezza del chatbot Bard di Google è peggiore di quella dei suoi concorrenti Bing e ChatGPT quando hanno condotto esperimenti di confronto tra i tre.
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